Secondo l’ultimo ‘Rapporto sui rifiuti urbani e l’economia circolare nel Sud Italia’, redatto da Green City Network in collaborazione con CONAI e Fondazione per lo Sviluppo sostenibile la produzione dei rifiuti nelle regioni del Sud è rimasta più o meno stabile mentre la raccolta differenziata è cresciuta del 18% tra il 2013 e il 2018.
In questo quadro emerge la positività dell’Abruzzo. La fotografia scattata a 6 Regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria), più la Sardegna, e a 31 città del Sud Italia sulla gestione circolare dei rifiuti urbani ci racconta infatti che solo l’Abruzzo e la Sardegna hanno superato la media nazionale di raccolta differenziata.
In generale dal rapporto emerge che la produzione dei rifiuti nel corso degli ultimi anni (2013-2018) è cresciuta a livello nazionale, nelle Regioni studiate invece è restata pressoché stabile. La Puglia ha il maggior incremento (più 6 chilogrammi per abitante all’anno), seguita da Abruzzo e Sardegna (più 3 kg) e Campania (più 1 kg); Calabria, Molise e Basilicata registrano invece una riduzione dei rifiuti rispettivamente di 10 kg, 15 kg e 21 kg.
Per la raccolta differenziata, sempre secondo lo studio, 5 Regioni hanno una differenziata inferiore alla media nazionale (58%), solo Abruzzo e Sardegna la superano col 60% e 67%.
Rispetto al 58 per cento a livello nazionale, per quanto riguarda le province abruzzesi, a guidare la classifica è Chieti, con il 65%, seguita da Teramo, con il 63%, da Pescara con il 42% e chiude la classifica l’Aquila con il 36%.
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