Assofarm: Il ruolo cruciale delle farmacie in era COVID-19

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Assofarm: Il ruolo cruciale delle farmacie in era COVID-19

L’argomento “tamponi in farmacia” in questi ultimi periodi ha generato un’accesa discussione. Il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi ha pubblicato un editoriale a sua firma sull’ultimo numero del notiziario dell’associazione che centra il nodo della questione legata alla vera funzione sociale delle farmacie. Ne riportiamo i passaggi più significativi qui di seguito:

La necessità, forte e immediata, di estendere sul territorio la rete dei tamponi fa scoprire come d’incanto al mondo intero che le farmacie sono un ‘luogo sanitario’” perfettamente e naturalmente integrato nelle dinamiche quotidiane dei cittadini – scrive il presidente Gizzi – In questo luogo, però, i tamponi non potranno essere eseguiti da chi sostanzia anche l’anima sanitaria della farmacia. Il farmacista non può fare tamponi perché non sa farli, perché tali pratiche non sono comprese nei suoi percorsi formativi. Le ragioni di questa strana situazione non sono tutte riconducibili alla straordinarietà della situazione. Molto dipende anche dal fatto che non si è mai voluto integrare il farmacista, con tutto il suo potenziale professionale, nei sistemi sanitari locali”.

“Da mesi che ci sentiamo dire che la battaglia autunnale al Covid-19 si sarebbe combattuta sul terreno della tracciatura dei contagi. Eppure nessuno ha mai pensato di arruolare i farmacisti attraverso una formazione adeguata – prosegue il presidente di Assofarm -E così, esattamente come non più di un mese fa è accaduto con i vaccini antinfluenzali, siamo arrivati in affanno a un appuntamento prevedibile e inevitabile. L’emergenza, insomma, non riesce a farci superare quel misto di incapacità programmatica e paludismo corporativo di cui soffre da tempo la sanità del nostro Paese”.

E sulla prospettiva di un futuro arrivo del vaccino Anti-covid Venanzio Gizzi considera il ruolo delle farmacie ancora più significativo: “Quando il vaccino anti-Covid sarà finalmente disponibile, come potremo dispensarne milioni di dosi in pochissimo tempo senza la disponibilità di ventimila farmacie territoriali? E se i farmacisti in esse operanti non potranno somministrare il vaccino, dove troveremo altri professionisti sanitari abilitati? Tergiversare nelle risposte a queste domande significa esporci a evitabili ritardi nella copertura vaccinale e a insostenibili rischi di tenuta della pace sociale”.

Secondo il presidente occorre “integrare la farmacia territoriale nei processi preventivi e di controllo dell’epidemia, al fine di essere poi pronti ad una vaccinazione di massa il cui livello di emergenza e dimensioni sono inedite alla nostra società”.

E in conclusione il presidente lancia un appello accorato alle farmacie: “Dobbiamo sfruttare questi mesi di attesa del vaccino per formarci alla sua dispensazione. Se vogliamo cambiare gli assetti tra Ssn e farmacie, dobbiamo fare noi il primo passo, dobbiamo essere già pronti a fare quello che con ogni probabilità ci chiederanno. Politica e istituzioni non ci daranno mai credito. L’onnipresente formula dei ‘saldi invariati di spesa’ lo testimoniaNon ci rimane quindi di essere noi a credito della sanità italiana. Le sfide terribili e straordinarie dei prossimi mesi potrebbero essere un’occasione da non perdere”.

By | 2020-11-06T09:07:55+00:00 Novembre 6th, 2020|News, Uncategorized|Commenti disabilitati su Assofarm: Il ruolo cruciale delle farmacie in era COVID-19

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