La crisi umanitaria generata dalla guerra in Ucraina ha dato avvio ad una catena di solidarietà che ha coinvolto le Farmacie Sociali Europee (UEFS). In prima linea, dunque, anche le farmacie comunali che, da Nord a Sud dell’Italia, stanno procedendo con raccolte farmaci e beni sanitari urgenti.
Ne ha parlato sul quotidiano sanitario farmacista33 il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi che dichiara: “Tutta la Uefs si è attivata nei giorni immediatamente successivi i primi attacchi militari – afferma Gizzi sulle pagine di Farmacista33 – quando fu subito chiaro che i combattimenti avrebbero generato distruzioni alle infrastrutture sanitarie e masse di sfollati. L’evolvere repentino e sempre più drammatico degli eventi, ci ha spinto ad attendere che la macchina europea degli aiuti si organizzasse in modo che i nostri contributi potessero essere sfruttati al meglio, in base ai bisogni locali e alle capacità di assorbimento. Ora siamo pronti, e siamo certi che lo saranno anche i cittadini europei che ogni giorno si recano nelle nostre farmacie”.